La Moda - Marcello Savini

Cerca
Vai ai contenuti

Menu principale:

La Moda

Negli anni’50, a Milano, Savini si dedica principalmente al disegno di moda e la realizzazione di modelli e abiti per le più conosciute case di moda, ricevendo ovunque attestazioni di riconoscimento e stima: Gaini, Cantoni, Mediolanum, Ever, Fimar e Baratta per la quale idea la linea “Baratta sport” e con la quale disegna collezioni destinate al pubblico italiano, francese, spagnolo e inglese.Nel 1963 Savini viene chiamato ad una sfida difficile ma affascinante che stimola la sua intraprendenza e spirito di avventura. Si trasferisce con la giovane moglie e la piccola figlia ad Atene dove I. Georgakas fondatore della Minion e Takis Kalasonitis suo principale partner lo invitano a ridisegnare la moda nella Grecia della rinascita culturale, civile ed economica, la Grecia della soprano M. Callas e del musicista M. Teodorakis, del magnate Onassis e dei duellanti politici Kalamalis e Papandreu.

Il successo è largo, copertine di riviste e moda, quotidiani e rotocalchi lo corteggiano. Scriveva Luca Goldoni inviato del Resto del Carlino:

“…I greci […] si ostinavano a portare giacche-armadio, gonfie di imbottiture, calzoni a bandiera e magari un completo blu con scarpette bianche. Savini portava un verbo nuovo, una linea più sciolta, portava nuovi colori, portava insomma il gusto italiano. I primi ad affermare questo nuovo messaggio, bisogna riconoscerlo, furono i politici: il ministro delle finanze Grigorin, il ministro della sanità Kokkievis, Come ministri erano naturalmente molto fotografati e così anche i loro abiti, insolitamente snelli, finirono sui giornali. Poi fu la volta dei comici, il celebre presentatore Ekonomidis e l’attore di teatro Veggos (il Totò greco). Il gioco era fatto, i giornali cominciarono a parlare di questo sarto rivoluzionario che è divenuto ora la massima siccheria di Atene. Ormai non si dice più linea italiana ma linea Savini…

L. Goldoni, Resto del Carlino, 8 Ottobre 1964



 
 
Torna ai contenuti | Torna al menu